Vincitori internazionali del James Dyson Award
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Il 2020 si è rivelato un anno da record per il James Dyson Award, raggiungendo il numero più elevato di candidature mai presentate e il più alto importo erogato sottoforma di premi. Nonostante il contesto di quest'anno, la qualità delle candidature è stata eccezionale e ha sottolineato ancora una volta lo straordinario ingegno dei giovani inventori. I vincitori risolvono problemi significativi di importanza globale: le donne che saltano lo screening per il tumore al seno e i metodi sostenibili per produrre in modo efficace energia rinnovabile.
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mentando questa edizione del concorso, James Dyson ha affermato:
"I giovani vogliono cambiare il mondo, e gli ingegneri, gli scienziati e i designer che partecipano al James Dyson Award dimostrano di poterlo fare. Abbiamo osservato un numero crescente di idee per la salute e il miglioramento nell’ambito della sostenibilità, e ci è sembrato ingiusto scegliere soltanto una tra tante idee così nobili, così abbiamo creato due premi quest'anno, per sostenere due invenzioni meritevoli.
Judit e Carvey sono persone straordinarie che hanno fatto scoperte significative, spero che possano utilizzare il James Dyson Award come trampolino di lancio per i loro futuri successi".
Il vincitore internazionale - “The Blue Box”, di Judit Giró Benet
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Il problema
Si riscontra la necessità globale di processi di screening agevoli e accessibili per il tumore al seno. Attualmente, per fare uno screening le donne devono recarsi in ospedale o presso strutture mediche e devono sottoporsi a una procedura invasiva, talvolta dolorosa e spesso costosa. Si stima che il 40% delle donne salti la propria mammografia di screening per il tumore al seno, con il risultato che 1 caso su 3 viene rilevato tardi, riducendo le possibilità di sopravvivenza. [1] La vincitrice internazionale di quest'anno del James Dyson Award è stata motivata da questa situazione, a seguito della diagnosi di tumore al seno della madre, e fornisce una soluzione che porta ognuno di noi a riflettere.
La soluzione
Blue Box, inventato da Judit Giró Benet di Tarragona, in Spagna, è un dispositivo per lo screening biomedico del tumore al seno, utilizzabile in ambiente domestico, che si serve di un campione di urina e di un algoritmo dotato di Intelligenza Artificiale per rilevare i primi segnali di tumore al seno. Questo mette le donne nella condizione di prendersi cura della propria salute grazie a un'alternativa non invasiva, indolore, non irradiante e a basso costo che può essere usata abitualmente in ambiente domestico.
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Il dispositivo esegue un'analisi chimica del campione di urina e trasmette i risultati al Cloud. Qui, l'algoritmo basato sulla AI reagisce a metaboliti specifici presenti nelle urine, fornendo all'utente una diagnosi. Il dispositivo è collegato a un'app che controlla tutte le comunicazioni nei confronti delle utenti, mettendole immediatamente in contatto con un operatore sanitario, nel caso in cui il campione risulti positivo.
I prossimi anni saranno cruciali per Judit poiché con il suo team lavorerà alle ultime fasi del processo di prototipazione, essendo pronti per studi sull'essere umano e per studi clinici, e procedendo di pari passo con l’indispensabile deposito brevettuale.
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Judit ha commentato così la vittoria: "Blue Box ha il potenziale di rendere lo screening tumorale parte della routine quotidiana. Può aiutare a cambiare il modo in cui la società lotta contro il tumore al seno, facendo sì che le donne possano evitare una diagnosi in stadio avanzato. Il giorno in cui James Dyson mi ha comunicato di aver vinto il premio internazionale è stato un vero punto di svolta poiché il premio in denaro mi permetterà di brevettare ulteriormente e di velocizzare la ricerca e lo sviluppo. Ma, soprattutto, sentire che crede nella mia idea mi ha dato la fiducia di cui ho bisogno in questo momento di vitale importanza".
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James Dyson, Fondatore e Ingegnere Capo Dyson, ha sottolineato: "Purtroppo ho assistito in prima persona agli effetti strazianti del cancro e, come scienziati e ingegneri, dovremmo fare tutto il possibile per superare questa terribile malattia. Judit ha messo insieme hardware, software e IA, in modo impressionante, per creare un prodotto ben progettato che potrebbe rendere lo screening del cancro parte della vita quotidiana. I dati che la Blue Box raccoglie e memorizza nel Cloud forniranno una visione d'insieme che può consentire un trattamento più preciso e ampliare la conoscenza globale del cancro. Merita tutto il supporto che può ottenere, soprattutto adesso che si avvia a percorrere il complesso iter di approvazioni in ambito medico e scientifico”.
Il vincitore della categoria Sostenibilità – “AuREUS System Technology” di Carvey Ehren Maigue
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Il problema
Molte fonti di energia rinnovabile risentono dell'intermittenza, poiché l'energia eolica e quella solare possono essere generate soltanto in specifiche condizioni ambientali. I pannelli solari possono catturare e convertire soltanto la luce visibile in energia rinnovabile e, per farlo, devono essere rivolti al sole. Gli impianti fotovoltaici attuali vengono costruiti soltanto in modo orizzontale, mai verticale, e spesso si trovano su terreni coltivabili, facendo sì che questi non possano essere utilizzati per le coltivazioni. Tuttavia, ci sono migliaia di finestre e di altre superfici che potrebbero essere convertite per un nuovo impiego.
La solution
Il primo vincitore in assoluto del James Dyson Award per nella nuova categoria Sostenibilità sta affrontando la sfida di come potremmo produrre energia rinnovabile dalla luce attraverso il riciclaggio dei rifiuti in modo più efficiente.
AuREUS, inventato da Carvey Ehren Maigue della Mapua University di Manila, nelle Filippine, è un materiale che può essere applicato su una struttura o superficie preesistente per raccogliere la luce UV e convertirla in luce visibile per generare elettricità, cosa che i tradizionali pannelli solari non sono in grado di fare. Che splenda il sole o che sia nuvoloso, il dispositivo di Carvey genererà comunque elettricità in quanto le particelle in esso contenute assorbono la luce UV, facendo sì che esse si illuminino. Quando le particelle si "riposano", rimuovo l'energia in eccesso e quest'ultima "fuoriesce" dal materiale come luce visibile, la quale successivamente può essere trasformata in elettricità. AuREUS ha il potenziale di convertire più energia solare in energia rinnovabile rispetto ai pannelli solari e può funzionare a pieno regime anche quando non direttamente esposto alla luce solare. I test attuali indicano che è in grado di produrre elettricità per il 48% del tempo, rispetto al 10-25% delle celle fotovoltaiche.[1][2]
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Le Filippine sono vittima di eventi atmosferici intensi e, come conseguenza, gli agricoltori possono perdere molta della loro produzione. Carvey, per il suo substrato, ha cercato di usare queste coltivazioni di scarto come composto per l'assorbimento della luce UV, anziché lasciare che le coltivazioni vengano eliminate. Dopo aver testato quasi 80 tipologie differenti di coltivazioni locali, Carvey ne ha scoperte nove che mostravano un grande potenziale per un impiego a lungo termine. Il substrato, quando applicato ai materiali, è resistente, traslucido e può essere modellato secondo forme differenti. Carvey sta già studiando come sviluppare il suo materiale, andando oltre all'uso su finestre e pareti, come in tessuti e applicazioni su automobili, imbarcazioni e aeroplani.
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"AuREUS è impressionante nel modo in cui fa un uso sostenibile delle colture di scarto, ma sono particolarmente colpito dalla determinazione e audacia di Carvey. Non essendo riuscito ad entrare nella fase nazionale del Premio nel 2018, si è impegnato a fondo e ha sviluppato ulteriormente la sua idea - questo sarà un tratto caratteriale molto importante mentre si avvia nel lungo percorso che lo condurrà alla commercializzazione.
Gli auguro tutto il successo possibile perché, come agricoltore, mi sono sempre preoccupato di coprire i terreni fertili, alimentari e agricoli con celle fotovoltaiche. L'invenzione di Carvey mostra un modo efficace per creare energia pulita su strutture già esistenti, come le finestre, all'interno delle città".
James Dyson, fondatore e ingegnere capo Dyson.