La vita durante il lockdown: come migliorare la qualità dell’aria dentro casa
C’è chi si è dedicato alle pulizie di primavera, chi ha ridipinto le pareti di casa, chi si è improvvisato re della cucina: le restrizioni imposte durante il lockdown hanno determinato un’impennata delle attività al chiuso. Per quanto apprezzabili siano stati i vantaggi domestici, l’effetto sull’aria che respiriamo a casa è stato meno positivo.
20 Luglio 2020
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Sebbene molti centri urbani abbiano riferito miglioramenti nella qualità dell’aria dopo il blocco, i dati raccolti dai purificatori Dyson in 11 città dislocate in quattro continenti suggeriscono un incremento dei livelli di composti organici volatili (VOC) e di biossido di azoto (NO2) all’interno delle case.
Riconoscere le diverse fonti di inquinamento da VOC negli ambienti chiusi e il relativo impatto sulla nostra salute è un aspetto fondamentale delle attività di ricerca e sviluppo di Dyson. Ecco alcune delle più comuni sostanze inquinanti che abbiamo rilevato all’interno delle case nella routine quotidiana del lockdown e qualche suggerimento su come limitarne la concentrazione.
Cucina
Bruciando combustibili come legna, gas o petrolio si possono emettere VOC sotto forma di minuscole particelle, chiamate PM2.5, che vengono rilasciate durante la combustione. Nonostante i profumi invitanti che provengono dalla cucina, è possibile che l’aria contenga in realtà alcune di queste sostanze inquinanti indesiderate.
Aprendo la finestra mentre si cucina o utilizzando la cappa come una ventola di purificazione, si filtrano gli agenti inquinanti, contribuendo a ridurvi l’esposizione. Inoltre, è bene assicurarsi che gli elettrodomestici da cucina, come forni o stufe, siano completamente ventilati e siano installati, utilizzati e sottoposti a manutenzione in modo corretto.
Pulizia
Sembra assurdo, ma nel pulire le nostre case possiamo allo stesso tempo inquinare l’aria. A temperatura ambiente, i VOC delle fragranze utilizzate nei prodotti per la pulizia si riversano nell’aria, formando vapori che finiamo per respirare.
Per ridurre al minimo l’esposizione, si consiglia di cercare prodotti per la pulizia etichettati come anallergici, in quanto solitamente contengono livelli inferiori di VOC. Anche evitare spray e utilizzare detergenti solidi o liquidi può contribuire a ridurre l’inquinamento atmosferico provocato da tali prodotti. Inoltre, utilizzare l’aspirapolvere in casa aiuta a rimuovere la polvere, che è una miscela di residui di sporco, acari, forfora di animali domestici, polline e altri particolati, che possono inquinare l’aria negli ambienti chiusi.
Pittura e bricolage
Con le nostre case che ora fungono da uffici, il lockdown ha offerto l’occasione perfetta per ravvivare le pareti e dare nuova veste alle stanze. Ma quell’odore di vernice fresca o di mobili nuovi può denotare la presenza nell’aria di VOC, come il benzene e la formaldeide.
Per contribuire a limitare l’esposizione, è consigliabile optare per vernici a basso contenuto di VOC, che spesso coincidono con le quelle ad asciugatura rapida, a base d’acqua o con poco odore. Inoltre, tenere le finestre aperte o utilizzare un purificatore mentre si dipinge contribuisce a eliminare più rapidamente gli agenti inquinanti, limitando l’esposizione complessiva.
Cura personale
Le sessioni di cura personale offrono senza dubbio una tregua dalla monotonia della vita in lockdown, ma i prodotti che rendono le nostre case più profumate esercitano spesso un impatto negativo sulla qualità dell’aria. Le candele profumate rilasciano VOC nell’atmosfera: la combustione della cera, infatti, emette alcune delle sostanze chimiche simili ai gas di scarico dei veicoli diesel. A inquinare l’aria domestica possono essere anche i prodotti per la cura della persona, come la lacca per capelli, lozioni e profumi.
Per ridurre al minimo l’esposizione, scegliere prodotti per la cura personale non profumati ed evitare gli spray aerosol. È bene inoltre ridurre il ricorso alle candele profumate e, in ogni caso, aprire le finestre quando si accendono. In questo modo, l’aria fresca potrà circolare, riducendo la possibilità che le sostanze inquinanti permangano all’interno degli ambienti domestici.